Inviato oggi in tipografia 𝗖𝗔𝗗𝗔𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗤𝗨𝗜𝗦𝗜𝗧𝗢, libro di poesia della cilena 𝗠𝗮𝗹𝘂́ 𝗨𝗿𝗿𝗶𝗼𝗹𝗮 (Santiago, 1967-2023), numero 61 della collana I FILI (dedicata alla poesia internazionale) di 𝐄𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐅𝐢𝐥𝐢 𝐝’𝐀𝐪𝐮𝐢𝐥𝐨𝐧𝐞. Il libro esce a cura di 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎 𝐌𝐎𝐁𝐈𝐋𝐈.
La più giovane tra le protagoniste della letteratura cilena degli ultimi quarant’anni (Berenguer, Brito, Eltit), Malú Urriola eredita da queste solo in parte la messa in scena del corpo e del desiderio femminile come crocevia di varie oppressioni, dalla dittatura di Pinochet al colonialismo americano, al machismo tradizionale. Se queste preoccupazioni sono in lei presenti non ne costituiscono la ragione d’essere. Qui si respira un’aria da decadentismo fin-de-siècle ma che ha alla fonte i tropi della letteratura antica sulla fugacità del tempo e la corruzione di tutto ciò che è corporeo. A partire dal titolo, "Cadavere squisito", il senso della morte aleggia dalla prima all’ultima pagina di questa raccolta. La poesia è un interfaccia che rende possibile il contatto tra l’io e il mondo. Per esistere la realtà deve essere tradotta in scrittura che è un atto demiurgico, è poiesis, “emanazione” e Malú Urriola, dal suo spazio privato, ricama con maestria luci e ombre del manto terrestre.
𝗖𝗔𝗗𝗔𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗦𝗤𝗨𝗜𝗦𝗜𝗧𝗢 di 𝗠𝗮𝗹𝘂́ 𝗨𝗿𝗿𝗶𝗼𝗹𝗮 sarà disponibile a metà maggio.
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